Sabato 21 giugno dalle ore 21.00 presso l’Arena sul lungolago Regina Adelaide, intrattenimento musicale di sottofondo con gli Alymunn e Strie Fire Show.

Gli ALYMUNN. La passione per la sperimentazione e la contaminazione fa sì che strumenti tradizionali come salterio, cornamusa (appartenenti alla storia medievale) e didgeridoo vengano sostenuti da una trama elettronica che unisce la musica del passato a quella contemporanea. La danza affonda le sue radici nel Medioriente e nelle discipline indiane e incontra il moderno, raccontando storie archetipiche tramite gestualità antiche. Il risultato è uno spettacolo complesso e al tempo stesso intuitivo, che sceglie il linguaggio silenzioso del movimento e quello universale della melodia per raccontare di anima e umanità nella loro infinita ricchezza, unendo mondi artistici e geografici apparentemente distanti tra loro ma che trovano in questo spettacolo un terreno di incontro oltre i confini.
The Fairies Lullaby: passione per la musica celtica e antica al folklore nord europeo. L’arpa accompagna il canto e si fonde con le percussioni e altri strumenti antichi come la ghironda creando un’atmosfera magica in grado di trasportare chi ascolta nelle verdi vallate di terre di fate e di folletti dispettosi ma anche di eroi e battaglie per la libertà. Il repertorio spazia da antiche ballate narranti storie di re e regine, valorosi condottieri, creature fatate, alla musica sacra e profana del medioevo e del rinascimento, secondo l’antica usanza bardica di intrattenere il pubblico con il suono evocativo dell’arpa e la dolcezza della voce. Il nome si ispira ad un sonetto dedicato alla regina delle fate, composto nel 1500 da William Shakespeare.

Le due lingue elfiche maggiormente perfezionate da Tolkien sono il Quenya, la lingua degli elfi del perduto Ovest, dotta e sapienziale, una sorta di “Latino elfico”, e il Sindarin, la lingua degli elfi della Terra di Mezzo. Tolkien ha anche voluto che queste lingue fossero dotate di alfabeti propri: chi ha visto i film della saga conosce già le rune, mentre i caratteri elfici veri e propri prendono il nome di Tengwar. La scrittura degli elfi è ben descritta nel libro di Roberto Fontana, “Come scrivevano gli Elfi, manuale di calligrafia Tengwar”, ma eccezionalmente, durante la Festa delle Fate Roberto presenterà i principali elementi della calligrafia Tengwar, con esempi e citazioni dalle opere di Tolkien.
